Oggi è una giornata uggiosa, ho consegnato il penultimo matrimonio della stagione (ne sto facendo sempre meno volutamente) e mi appresto a godermi qualche ora di meritato relax, e sai cosa? Ho voglia di parlare, di scrivere qualcosa qui, sul mio tanto caro sito Lucarossifoto.it.
È un periodo infernale per me, trasloco, pensieri, cambiamenti, dubbi e nuove riscoperte. Un turbine di sensazioni agro-dolci che questo tempo grigio e freddo non fa altro che amplificare rendendomi più inquieto del solito.
Facciamo ordine nei pensieri e vediamo di ricostruire un po’ cosa è accaduto.
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Quest’anno ho rallentato molto con i matrimoni, vuoi per necessità personali, vuoi per esasperazione, vuoi per difficoltà di digerire le nuove tendenze che mi fanno sentire un po’ integralista… la fotografia rimane il mio mestiere principale ma la sensazione che mi pervade è che sta diventando sempre un po meno MIA. Lassù qualcuno sa quanto mi rode non riuscire più a seguire i miei progetti personali di foto, uscire ad osservare le strade della città, soddisfare il mio occhio a tutti quei particolari che da sempre hanno catturato il mio interesse. Lavoro, distanza e impengni mi hanno tenuto e stanno tutt’ora tenendo alla larga da tutto questo, cià ha fatto si che lentamente qualcosa si è assopito in me.
Ogni tanto come apparizioni si presentano delle sensazioni, barlumi di quello che ero, stimoli subliminali o percezioni inafferrabili che mi passano per la mente nei momenti più assurdi, per trovarmi ogni volta non pronto a coglierle.
Mi manca la condivisione, un luogo dove mente e spirito possono nutrisi di solidarietà, passioni comuni e sopratutto visioni diverse. Tutti i miei amici che erano fotografi come me, hanno preso strade diverse, chi si è allontanato per ragioni proprie, chi si è trasformato in personaggi da social, chi semplicemente ha preso il largo verso altre prospettive. Così Luca, quello che girava tutto l’anno con la macchina in tasca, si è trovato solo, spaesato, spento e alla deriva.
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Ho tantissime responsabilità su questo, complice una scarsa stima nei confronti delle associazioni di cui facevo parte e più generalmente nell’ambiente dei fotografi, intasato da personalità invadenti e di cattiva influenza, ho cominciato a smettere di seguire l’ambiente dei fotografi, disprezzando e peccando di presunzione. Mai scelta fu più sbagliata, mi sono reso quasi quello che in primis criticavo: il fotografo altezzoso.
Quello che è fatto è fatto e una volta riconosciuto l’errore bisogna correre ai ripari. L’influenza dei social porta con se questo aspetto negativo e bisogna stare sempre attenti a non superare il confine. Sento ora di aver quantomeno riconosciuto di essere finito fuoristrada (una delle rare volte dove non mi piace) e mi sono già attivato da un po’ per rimediare. Ho così ripreso ad andare alle mostre, riallacciato i contatti con i cari colleghi-amici (purtroppo tutti distanti), ho cercato nuovi stimoli cambiando sistema (abbandonando le Fujifilm a cui sono stato fedele per 9 lunghi anni) ho implementato e elevato le mie competenze e lavorazioni nel video, ripreso a seguire contenuti di qualità, ecc ecc. Diciamo che sto smuovendo i sedimenti sul fondo della bottiglia, ma c’è ancora tanto da fare per tornare a quello che sono stato e che -tutto sommato- non era affatto male.
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L’attività di redenzione ha portato anche la ripresa dei piccoli workshop, la stesura di un bellissimo progetto video da portare avanti su Youtube che presto spero di poter far uscire, la decisione di rinfrescare questo sito e crearne uno più ad ampio spettro per poter includere e mostrare tutti i lavori extra matrimoni che faccio, ed infine (forse la cosa più rilevante di tutto) ricominciare ad uscire con la fotocamera in tasca.
Non tutto è perduto.
Se vuoi seguire questa -Rinascita- ti consiglio di seguirmi sullo storico profilo dedicato alle fotografie di strada:https://www.instagram.com/lukreed/
