Mosso Creativo? Uso dei trend nella fotografia di matrimonio

Ci scommetto… Sicuramente ti sarai imbattuto, almeno una volta, in una foto che a prima vista ti è sembrata antica, ma non per via degli abiti, bensì per la resa dell’immagine.
Beh, se ci ho preso e ti sei ritrovato in questa situazione, è del tutto normale: succede quando a una foto viene applicato uno stile o un trend momentaneo, come quelli che spopolano oggi sui social e -Spoiler- questo accade anche con le fotografie di matrimoni.

Ciao, sono Luca e dal 2016 sono un fotografo professionista. In questo sito parlo e mostro il mio lavoro nel settore dei matrimoni — croce e delizia per ogni fotografo che si rispetti.
Oggi voglio parlarti delle tendenze e di ciò che influenza l’aspetto delle fotografie matrimoniali. Lo farò, come sempre, in modo del tutto innocente: pensando a voce alta e trattando l’argomento come spunto di riflessione, senza la presunzione di dare risposte definitive.

ingresso sposa

Mi è capitato qualche giorno fa di vedere la foto di un collega che utilizzava il mosso creativo in uno shooting di coppia.
Oggi, se ti guardi un po’ intorno, molti usano questa tecnica per ottenere un effetto visivo più dinamico e artistico. Tuttavia, oltre a una tecnica impeccabile, questo tipo di scelta va utilizzata con criterio per essere compresa e apprezzata su larga scala — cosa che, nel mondo del matrimonio, non sempre accade. Anzi.

Devo fare una premessa: io ho sempre adorato il mosso creativo. Non ne ho mai abusato, ma tra i miei lavori se ne possono trovare molti, anche in contesti diversi. Questo perché, secondo me, il mosso può essere utilizzato come un vero linguaggio comunicativo, oltre che come uno stile capace di dare a un’immagine un aspetto ben preciso (o impreciso, sarebbe meglio dire!).

Quello che mi ha suscitato, vedendo quelle foto, è stato un pensiero semplice e diretto: perché?
Perché usare questa tecnica in un ritratto?
Perché accostare una foto mossa alla stessa immagine scattata con i tempi corretti?

Matrimonio non in posa Roma Luca rossi0058

Ovviamente non ho la risposta, né tantomeno posso permettermi di chiederla al collega, rischiando di mettere in discussione il suo lavoro.
Con i dati che ho a disposizione, posso solo fare una constatazione: siamo probabilmente di fronte a un altro trend.

Eh sì, perché basta scrivere wedding photography su Instagram per trovarsi davanti a foto bellissime… e una marea di immagini mosse.
Io, personalmente, mi sono tirato fuori dal mondo dei social wedding già dal 2020, conservando uno stile fotografico basato sulle mie conoscenze e sugli studi fatti su grandi autori.
Non so — e nemmeno mi interessa — fare ciò che la moda impone, solo per il gusto di seguire il momento.

Il motivo è semplice: una foto, per me, deve essere senza tempo.
Darle un look legato a una moda rischia, secondo me, di interferire con l’originalità e il valore documentale dell’immagine.

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Piccola precisazione: facendo fotografia di matrimonio in stile reportage, la mia missione è raccontare i momenti così come accadono davvero. Posso certamente giocare con lo stile narrativo che più sento mio, ma non me la sento di lasciare che la smania di like interferisca in modo così importante con le fotografie che mi vengono commissionate.
Giusto o sbagliato che sia, è quello che mi sento di fare.

Chi è senza peccato scagli la prima pietra!
Eh sì, se questo discorso ti dà l’idea che io sia presuntuoso, ti smonto subito: anche io, nei primi anni della mia attività, sono stato complice di questa tendenza a seguire i trend.
Usavo toni, colori e tagli fotografici copiando stili visti sui social e utilizzati dai fotografi più in voga, senza avere ancora una mia identità precisa. Colpa della poca maturità, probabilmente…

Quindi no, non sto puntando il dito contro nessuno.
Sto solo raccontando il processo che mi ha portato ad arrivare a queste riflessioni.

matrimonio elegante villa trivulzio omate0040

Uso questo blog, di tanto in tanto, per raccogliere pensieri ed esporre spunti che possano magari aiutare o ispirare qualcuno.
Oggi ho voluto aprire una riflessione — diciamo etica — nata osservando il lavoro di un altro fotografo matrimonialista.

Sicuramente questo pensiero non cambierà le sorti dell’industria del wedding, che sembra sempre più affollata da nuovi raccontastorie emergenti.
Ma magari ti aiuterà a capire un po’ meglio cosa c’è dietro il lavoro di un fotografo… e a distinguerlo, forse, da quello di un semplice commerciante.

Ciao,
L

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